Moda sostenibile Home » Moda e Must Have » Moda sostenibile » Rifò: l’azienda di Prato che regala una seconda vita ai capi in disuso Rifò: l’azienda di Prato che regala una seconda vita ai capi in disuso Da MARTA MAGGIONI Pubblicato 28 Agosto 2020 4 min lettura Commenti disabilitati su Rifò: l’azienda di Prato che regala una seconda vita ai capi in disuso 1 61 Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Reddit Condividi su Pinterest Condividi su Linkedin Condividi su Tumblr Chi più, chi meno, tutti crediamo nelle seconde possibilità. Se poi ci affianchiamo anche il ponderato concetto della moda sostenibile e circolare, ecco che tutto diventa innovativo ed eco-friendly. Questo è il caso di Rifò, un’azienda pratese che grazie al km 0 e al riciclo dei tessuti, crea nuovi capi ed accessori. UN MADE IN ITALY NATO NEL MONDO È in Vietnam, nel 2017, quando Niccolò Cipriani, il fondatore, immagina un brand che fosse il piú zero waste possibile, artigianale e sostenibile. Ripesca la tradizione dei Cenciaioli e della tessitura di Prato e la parola “Rifò” sembra una scelta consecutiva e naturale. Il termine toscano sta a indicare una pluralità di significati: sia la località del processo, sia il “rifare”, ovvero la trasformazione. Da quel momento in poi tutto sembra confermare la startup ecosostenibile: il crowfunding in breve tempo raccoglie più di 11.000 euro, viene creata la prima t-shirt rigenerata e la S.r.l associata; il team si ingrandisce e si s’inaugura lo shop. L’AMORE PER L’ARTIGIANALITÀ LOCALE La brillante politica del km 0 apporta multipli benefici in differenti settori. Produrre localmente significa diminuire drasticamente le emissioni di Co2 e di carburante, eliminare gli intermediari, scandagliare materie prime e lavorazione ed abbassare i costi al pubblico. Gli artigiani del posto vengono valorizzati e supportati, la qualità del prodotto aumenta così come i posti di lavoro, si ha un contatto diretto con tutta la filiera (dal design, alla produzione, alla comunicazione) favorendo la prevendita e un’esperienza di acquisto più intima e conscia. Il BISOGNO DI ETICITÀ E RESPONSABILITÀ NEL SETTORE DEL FASHION Rifò non è solo un progetto commerciale ma una vera e propria concezione della quotidianità e della moda consapevole. Sovrapproduzione, tendenze stagionali, fast fashion, cultura del sempre nuovo. Sono queste le idee che il brand toscano sprona a modificare ed abrogare. Come? Con iniziative che coinvolgano il consumatore e lo rendano cosciente del proprio posto ed operato nel ciclo produttivo e di acquisto. Ed ecco che, nei negozi aderenti e sul sito web, si può donare vecchi jeans o maglioni in cashmere che verranno rifilati per dare vita ad un nuovo abbigliamento, maschile e femminile. Nel loro shop on-line si possono trovare i capi di punta del marchio come avanguardista giacca in cotone denim rigenerato Ernest e Greta, la maglieria in cashmere riciclato e la polo nata da cotone rigenerato e bottiglie di plastica Felice e Rita. “Basta mettere al centro l’ingegno e l’innovazione: così da una bottiglietta di plastica è possibile ricavare il filato di poliestere riciclato, da un paio di pantaloni un maglioncino o una borsa: il limite è la creatività!”