Shoah: 5 film da non perdere assolutamente

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Shoah: 5 film da non perdere assolutamente

Il 27 Gennaio 1945 i soldati sovietici dell’Armata Rossa sfondarono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, liberarono i prigionieri, ponendo così fine a uno dei più cupi aspetti della Seconda Guerra Mondiale. Quel giorno è diventato poi in tutto il mondo il Giorno della Memoria, ricordato anche dalle reti generaliste le quali offrono diversi programmi ed approfondimenti su quell’immenso dramma.

Shoah, il giorno della memoria

Il termine ebraico <Shoah >[olocausto] indica il genocidio del popolo ebraico messo a punto dalla Germania sotto regime nazista guidata dal folle Adolf Hitler  e che vide come vittima non solo gli ebrei ma fu estesa anche ad altre categorie di persone, ritenute dai nazisti persone deboli  o indesiderati per motivi politici, razziali e sessuali.

Questa giornata ricorre il 27 Gennaio poiché è in questa data le truppe sovietiche fecero  ingresso nel campo di sterminio di Auschwitz, liberando i pochi sopravvissuti al genocidio e portando alla luce gli abominevoli atti sino ad allora nascosti agli occhi del mondo.

In occasione  della ricorrenza  di questa brutta pagina della storia, vi propongo Cinque film dedicati alla Shoah  da vedere  insieme con tutta la famiglia, coinvolgendo in particolar modo i ragazzi in modo tale che riflettano su ciò che successe anni fa.

1) “Il bambino con il pigiama a righe”(2008) regia di Mark Herman

Il film racconta il legame di Amicizia tra un bambino, figlio di un generale nazista ed un bambino ebreo, prigionieri  in un campo di concentramento; un rapporto intenso, innocente ed amichevole tra bambini, vittime inconsapevoli di un odio di una ferocia inarrestabile, divisi dalla recinzione metallica del campo di concentramento. Una storia drammatica di dolore, amicizia che fa capire come la crudeltà degli adulti si ripercuotono sui bambini, vittime innocenti.

2) “Schindler’s list “( La lista di Schindler) 1994 regia di Steven  Spielberg

Il film racconta la vera storia di un industriale tedesco, Schindler, che a rischio della propria vita, riesce a salvare migliaia di ebrei da un destino crudele. Questo film emblematico è rimasto nella memoria del cinema e del pubblico con l’immagine della bimba con il cappotto rosso, messo in risalto da uno scenario bianco e nero a rappresentare la speranza.

3) “Il pianista”(2002) regia di Roman Polanski.

 

Film toccante e significativo che racconta del secondo conflitto mondiale e dello sterminio vissuto con gli occhi del pianista ebreo, il quale riesce a sopravvivere all’occupazione della Polonia. Un film che racconta il dolore,  eventi realmente accaduti, allo stesso tempo accompagnati  da un filo di speranza, rappresentato dalla passione per la musica che aiuterà il protagonista a sopravvivere all’efferatezza di ciò che a suo malgrado, si trova a vivere.

4)”La Signora dello zoo  di Varsavia “(2017), regia di Niki Caro. 

 

L’impianto del film è classico, narrativo e poggia saldamente sugli elementi di pathos e di thrilling che sono interni al racconto storico: su tutti il fatto che il trasporto degli esseri umani dentro e fuori lo zoo avvenisse in un luogo presidiato quasi continuamente dai nazisti, sotto il loro naso, con un tasso di rischio da togliere il fiato.

Jan Zabisnki diventa direttore dello zoo di Varsavia nel 1929. Insieme a sua moglie Antonina popola il giardino zoologico, nato da una mostra itinerante ottocentesca di animali, delle specie più belle e più esotiche. Nel ’39, però, l’invasione della Polonia da parte della Germania nazista, e il bombardamento che la precede, distruggono lo zoo e uccidono molti animali. Un accordo con il capo zoologo del Reich, Lutz Heck, permette loro di restare e riprendere il lavoro, ma i coniugi Żabiński faranno molto di più: riempiranno la loro cantina e le gabbie rimaste vuote con tutte le persone che riusciranno a far fuoriuscire in segreto dal ghetto di Varsavia. Rischiando la propria vita e quella di loro figlio, Antonina e Jan metteranno in salvo più di duecento ebrei, amici e sconosciuti, distinguendosi per straordinario coraggio e umanità.

5) “La Vita è bella ” (1997) regia di Roberto Benigni. Un film sospeso tra comico e tragico, fantasia e realtà, magia e Storia. È diviso in 2 parti. La 1ª si svolge in città e si basa sull’amore di Guido e Dora. La 2ª si svolge nel lager e si basa sulla tragedia dell’Olocausto.

 

Guido Orefice, ebreo romantico nell’Italia di Mussolini, raggiunge ‘senza freni’ Arezzo. Assunto come cameriere al Grand Hotel sposa Dora, la principessa precipitata dal cielo e promessa a un grigio funzionario di regime. Dal loro amore, più forte delle discriminazioni e della propaganda antisemita, nasce Giosuè. Cinque anni dopo la situazione precipita e Guido e Giosuè vengono deportati. Condannati all’inferno, Guido oppone instancabilmente la forza del sogno all’incubo troppo reale dei campi di concentramento. Giorno dopo giorno convince il figlio che quello a cui assiste è soltanto un immenso gioco di ruoli in fondo al quale si vince un tank. Guido traveste l’orrore, lo adatta, lo dirotta perché il suo bambino non smetta mai di sognare.

 

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