Interviste Home » Curiosità » Interviste » Last Chapter Craft, un progetto nato da due mondi diversi Last Chapter Craft, un progetto nato da due mondi diversi Da Rossana Nardacci Pubblicato 2 Febbraio 2023 7 min lettura Commenti disabilitati su Last Chapter Craft, un progetto nato da due mondi diversi 0 18 Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Reddit Condividi su Pinterest Condividi su Linkedin Condividi su Tumblr Una preziosa bookish box in cui i personaggi dei libri, la storia e il suo aesthetic prendono vita con le illustrazioni ed il design dei gadget: tutto ciò che viene realizzato da due grandi professioniste si ispira a quei mondi diversi: la lettura ed il disegno. Ho avuto il grande onore di intervistare Marta e Sara, due grandi donne, due valide professioniste che hanno dato vita ad un progetto innovativo. Vediamo insieme di cosa di tratta. Marta e Sara si raccontano a ModApp In che modo vi siete approcciate allo studio ed alla creazione di questo nuovo progetto? Last Chapter Craft è nato dalla nostra passione per la lettura e per il disegno. Volevamo creare qualcosa di fresco e particolare per un settore che, in Italia, sta prendendo sempre più piede. Le bookish box sono la normalità oltreoceano, con un seguito davvero importante. Ci siamo chieste: ‘’Cosa potremmo fare per distinguerci qui da noi?’’ e l’idea di sviluppare una Mystery Bookish Box Interattiva è subito sbocciata. La particolarità del nostro progetto sta proprio nel fattore del mistero e della interattività. Ogni volta viene sviluppato un tema (o una saga, o un libro) e creati tre formati differenti tra cui scegliere. Chi acquista personalizza la sua box attraverso le proprie risposte ad un quiz… ma il risultato, e quindi di conseguenza i gadget, rimangono segreti finchè la scatola non viene aperta. La nostra prima scatola ha preso ispirazione dal mondo creato da Sarah J. Maas nella sua trilogia de Una Corte di Spine e Rose, ed è stato stimolante vedere come insieme, seppure con stili e mood diversi, siamo riuscite a creare un’armonia tra i vari design e le varie illustrazioni. A Febbraio uscirà la nostra seconda mystery box, è siamo in fermento per i preparativi da mostrare alla nostra crescente community. Ci trovate su Instagram sul nostro profilo @lastchaptercraft con tante novità e sul nostro sito thelastchaptercraft.bigcartel.com dove potete trovare, nell’attesa della nuova mystery bookish box, stampe originali e fanart. Siete due giovani donne in carriera. Come è stato il vostro percorso di crescita professionale? Mebahiahrt e io veniamo da due percorsi formativi differenti tra loro: io mi sono laureata in fashion design e lei in ingegneria industriale. La lettura e l’amore per l’arte però sono state qualcosa che ci hanno accomunato fin da piccole, riempiendo le nostre giornate assieme. La strada per essere delle effettive donne in carriera è lunga, ma potremmo definirci “work in progress”. Cosa pensate dell’attuale condizione delle donne contemporanee? Tanti passi in avanti sono stati fatti, tanti ancora sono da fare. L’importante è guardare al futuro tenendo stretto sulle spalle il pesante zaino del passato, l’accessorio fondamentale per creare una visione più femminista ed equa della nostra società. Che consiglio dareste alle giovani donne che si affacciano oggi al mondo del lavoro? Di cercare la passione e di non farsi scoraggiare da un mondo che cerca di plasmare una donna che dovrebbe essere o una cosa o l’altra, non incentivando la sua totalità. Se aveste la possibilità di viaggiare nel tempo e doveste scegliere di essere una donna, chi vorreste essere e perché? Ci sarebbero una molteplicità di donne forti e grandiose a cui vorremmo avvicinarci. Ma dobbiamo sceglierne una giusto? Quindi ecco qui! Mebahiahrt: Per me è Ipazia. Non posso dire con leggerezza di voler essere lei, data la tragicità della sua storia e lo spessore del suo carattere. Ma la figura di Ipazia mi ha sempre colpito molto. La trovo un enorme esempio di coraggio e di ispirazione, a vivere essendo fedeli a se stessi e per ciò che si ritiene importante, prima di ogni altra cosa. Marta: Io sceglierei Jane Austen. È la sua resilienza ad attrarmi maggiormente. Questa donna, così moderna per l’epoca in cui ha vissuto, è un profondo stimolo a ricercare e far emergere sempre il proprio io, la propria voce, fronteggiando le avversità. Amo il modo in cui mette in mostra, con una pungente delicatezza, le critiche e le lodi alle sue donne: una femminista acuta ed imparziale. *Ringrazio di cuore Marta e Sara per averci lasciato questa preziosa testimonianza sull’imprenditoria femminile.