Zuhair Murad: il potere femminile in una collezione ispirata alle Regine d’Egitto

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Zuhair Murad: il potere femminile in una collezione ispirata alle Regine d’Egitto

Luci soffuse, musica ritmata. Il pavimento dal sapore legnoso si veste di un meandro pieno di pittogrammi egiziani che corre per tutta la passerella, quasi ad accompagnare l’incedere delle algide modelle.

Sembra di sentire il caldo del deserto, il profumo di incensi e sandalo; si percepisce una nota di magnificenza e grandiosità.

È questo il mood evocativo che si respira a pieni polmoni nella primavera/estate 2020 Couture di Zuhair Murad

LINEART DELLA COLLEZIONE

Cleopatra, Berenice, Nefertiti, Isis: donne potenti, regali, maestose; dee celestiali ed inarrivabili: proprio a loro è l’onore che lo stilista libanese propone durante la Parigi Haute Couture.

Il profondo segno che queste “faraone” hanno lasciato nella storia è stato il punto di inizio da cui Murad è partito per delineare una collezione enfatica, rigorosa e sensuale, congrua al retaggio scelto.

Come in un sacro papiro, gli abiti diventano i geroglifici che raccontano una storia arcana ed antica e scorrono, imperiosi come fa il Nilo, attraverso decori preziosissimi, trasparenze e tessuti importanti.

TEXTILE PATTERNS E STILE 

L’elemento quasi basico nella collezione sono i cristalli e le paillettes, disposte in intricati ricami di falchi, fiori di loto, gatti, scarabei e motivi geometrici su tubini midi, abiti principeschi, pepli aderenti, crop top e Kalasiris rivisitati.

Rigidi broccati, plissè semitrasparenti, tulle e mussola di seta, chiffon stampati, tessuti lurex e duchesse rivestono i corpi delle modelle, fermati da sottili cinte dorate e spalline delicate.  

Si alternano corti abiti da cocktail a lunghi capi serali, scollature vertiginose a quelle più austere di pettorali intarsiati.

Tagli schematici e cut-out vengono bilanciati da linee morbide; spacchi laterali sfidano drappeggi e sbuffi; gonne aderenti lasciano in posto a pantaloni dalla linea diritta, lunghe maniche si modernizzano in spalline grafiche.

UNA PALETTE COLORE CHE CELEBRA LA REGALITÀ DELLE PIETRE PREZIOSE

I fasci di luce fanno brillare colori pieni, intensi e quasi del tutto monocromatici: il vermiglio del rubino, la sobrietà neutra dell’opale, l’opulenza dorata del quarzo citrino; il ciano di acquamarina e turchese.  E poi ancora contaminazioni del nero opaco dell’ossidiana e il bianco immacolato delle perle.

Una scala tonale ben precisa ed esigente, che permette di focalizzare lo sguardo su dettagli, rifiniture e preziosità. Colori che cercano di incanalare sensazioni, energie e significati reconditi.

L’eleganza di Murad si fa allo stesso tempo potenza e delicatezza, dono naturale e divino. Lo sfarzo è in qualche modo innalzato, reso sacro e necessario.

La collezione porta in scena una sorta di lusso radicale che affianca un bisogno quasi spirituale di nobiltà.

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