Come una volta – Un amore da favola, un nuovo reality dal 6 Gennaio

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Come una volta - Un amore da favola,

Come una volta – Un amore da favola è un nuovo programma a cavallo tra il dating show e l’esperimento sociale, disponibile dal 6 Gennaio su Discovery +.

Dodici ragazzi vivranno per un periodo come nel 1821 per scoprire arti sconosciute, dal Galateo alla dizione passando per il portamento. Le useranno per conquistare la doma o il cavaliere dei propri sogni.

Galateo e look per le coppie del 1821

Quando i cellulari non esistevano ma neanche il telefono a gettoni, quando Instagram e tutti gli altri social non potevano neanche essere immaginati e se volevi sbirciare le immagini di qualcuno dovevi farti invitare a casa e sperare che sopra il camino ci fosse almeno un ritratto di famiglia. Insomma quando tutto questo era la norma, innamorarsi poteva sembrare una faccenda complicata.

Di certo l’hanno vista così i dodici protagonisti di Come una volta – Un amore da favola, un nuovo programma disponibile dal 6 Gennaio su Discovery +. Ventenni o poco più, abituati ad approcciarsi alla vita ed all’amore con quell’istantaneità che è la virtù ma allo stesso tempo il limite più grande delle ultime generazioni.

Per capire che il tutto e subito non è la sola delle filosofie possibili, arriva questo nuovo reality-show, il cui scopo è formare delle coppie.

Un esperimento a cavallo tra Il collegio ed una sorta di Uomini e Donne che fa un viaggio nel tempo fino al 1821, anno della morte di Napoleone o in cui Vittorio Emanuele I di Savoia abdicava in favore di Carlo Felice. Un discreto salto per questi ragazzi chiamati ad imparare regole sconosciute come portamento, galateo, dizione e buone maniere.

Il primo passo per calarsi in questa nuova epoca è rinchiudere in uno scrigno i loro smartphone: la sola connessione possibile sarà quella “tra anime”. Poi abbandonare il look contemporaneo per indossare abiti consoni con il periodo: per non sbagliare, i costumi sono quelli di un cult come Bridgerton. Dunque addio a minigonne, tacchi, pantaloni in lattice ed unghie finte per le ragazze pronte a diventare dame. Benvenuti corpetti e mutandoni, così come per i futuri gentiluomini, tutti muniti di cappello.

Ma l’arte del buon vivere non è solo forma. Per rivoluzionare il proprio approccio, i giovani viaggiatori nel tempo devono scoprire nuovi ritmi, più lenti. E ragionare su come ci si introduce: su quello che si dice e su come lo si dice.

In loro soccorso, Madame Lombardini, istitutrice del palazzo e Monsieur Dacepparello, il precettore. Tra incontri di educazione sentimentale ed altri sul galateo, pur con qualche difficoltà, specie nell’approccio con le pietanze dell’Ottocento, i ragazzi sorprendentemente sembrano apprezzare. Come se la scoperta di un’epoca fosse in realtà quella di sentimenti fino a quel momento sconosciuti.

 

 

 

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