Mille teste, mille cappelli – I più trendy da indossare questo inverno

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Un accessorio che veniva utilizzato per definire lo status symbol della persona

L’autunno sta scemando lentamente, lasciando il posto a cieli plumbei, città scolorite e finestre gelate.

Tu sei a casa, davanti allo specchio, nascosta sotto strati e strati di abiti  indecisa su che accessorio indossare con questo tempo inclemente?

No problem girl! L’asso nella “manica” sarà il cappello.

Un accessorio che veniva utilizzato per definire lo status symbol della persona

Un accessorio che veniva utilizzato per definire lo status symbol della persona

La storia del copricapo ha origine quasi all’alba dei tempi; fin dal Neolitico infatti l’uomo ha ricercato e usato differenti materiali e soluzioni per ovviare al dilemma di ripararsi dalle intemperie.

Già a partire dagli Egizi con i loro sacri copricapi faraonici, per proseguire nel Medioevo che diede i natali al cappello moderno, al 1800 dove la parola chiave era maestosità, ai cappelli religiosi fino ad arrivare ai giorni nostri; il copricapo iniziò a circoscrivere stato sociale, appartenenza religiosa, prestigio personale e ricchezza.

C’è chi ne ha fatto un accessorio indispensabile (la longeva Elisabetta II ne è indiscussa Regina), chi lo utilizza per stupire e chi solo per praticità. Qualsiasi sia lo scopo però è innegabile l’importanza di questo accessorio, diventato la “ciliegina sulla torta” di moltissimi look.

Attraverso i secoli, le influenze artistiche e (non per ultime) le varie mode, il cappello si è adeguato ai canoni impostigli negli anni traslando la sua semplice funzione reale in quella più astratta e filosofica di capo sociale.

E come ogni tendenza che si rispetti, anche i fashion designer dei più prestigiosi brand hanno interpretato a modo loro la forma e l’estetica del cappello.

E quindi senza indugio andiamo ad analizzare le proposte sfoggiate nelle catwalks di tutto il mondo!

Cappelli: le proposte delle passerelle

La Maison Valentino propone cappelli trapezoidali in colori e materiali differenti. Le linee pulite, quasi delle imponenti cloche hanno larghe falde coniche che ricordano l’austerità di The Handmaids Tale.

Marchi come Dior o Nina Ricci invece hanno portato in scena, nelle loro passerelle parigine, un concetto di glam più marcato e deciso.

Il primo fa suo il bucket hat, aggiornandolo con velette a rete e pattern audaci come tartan, camouflage ed animalier; il secondo espone bowler hat dalla tinta mono-tonale, creando una corona decisamente più estrosa e cattedrale del modello tradizionale.

Più easy e casual i newsboy cap presentati da Pringle of Scotland. Morbidi tessuti lanosi nei colori neutri del bianco e del nero si adagiano quasi informi sulle teste delle modelle, nascondendone lo sguardo con rigide visiere a contrasto.

Uno stile metropolitano dal mood soffice e accogliente, facile da utilizzare nei look quotidiani.

Variegate invece, sono le eclettiche interpretazioni di Issey Miyake. Nella sua collezione dai forti accenti cromatici ecco spuntare beanie hat, flat cap, paris beau così completamente destrutturati e stravolti da essere quasi irriconoscibili, grazie anche all’uso di stoffe “tattili” e motivi astratti.

Consigli di stile: come abbinare il cappello

Eccoci arrivati al momento dei consigli! Eh si fashion lovers, non tutti i cappelli stanno bene su tutto, occorre meticolosità e una manciata di raccomandazioni per vestire al meglio un accessorio cosi “vistoso”.

Iniziamo!

  • Il copricapo deve creare un armonico insieme con la figura; quindi scegliete bene la tipologia in base alla forma del vostro viso.
  • Si a contrasti di tinta tra capospalla e cappello: l’effetto sarà fresco, glamour e trendy.
  • No a cloche o cappelli a tesa larga abbinati a bomber, parka, e giacche sportive. Preferite invece cappotti strutturati o dalle linee geometriche.
  • Fate combaciare lo stile del look con quello dell’accessorio, per evitare di essere too much. Per fare un esempio, un cappello da cowboy farebbe a pugni su un delicato vestitino anni ’50.
  • Cappelli tipo Borsalino o Fedora vanno a braccetto con outfit dal sapore maschile.
  • I Fashinator vanno indossati solo o in vista di una cerimonia (se esplicitamente richiesti) o se siete state appena invitate al matrimonio del Reale di turno. E ricordate: loro esigono abiti midi, longuette o pantaloni.

 

L’inverno sta per bussare alle porte, quindi afferrate il vostro cappello e uscite a conquistare la città!

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