Consigli utili Home » Donne » Consigli utili » Come pulire e disinfettare casa evitando il contagio? Come pulire e disinfettare casa evitando il contagio? Da Rossana Nardacci Pubblicato 4 Novembre 2020 6 min lettura Commenti disabilitati su Come pulire e disinfettare casa evitando il contagio? 1 17 Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Reddit Condividi su Pinterest Condividi su Linkedin Condividi su Tumblr Dopo i recenti dati riguardanti l’emergenza sanitaria in Italia, “la trasmissione locale del virus, diffusa su tutto il territorio nazionale, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti, segnalati soprattutto in ambito domiciliare e familiare”. Accorgimenti utili legati alla pulizia ed alla disinfezione anche all’interno delle mura domestiche Sanificare e disinfettare. “I prodotti che vantano un’azione disinfettante battericida, fungicida e virucida”, come sottolineava il rapporto, “Raccomandazioni ad interim sulla sanificazione di strutture non sanitarie nell’attuale emergenza COVID-19: superfici, ambienti interni e abbigliamento”, “o una qualsiasi altra azione tesa a distruggere, eliminare o rendere innocui i microrganismi tramite azione chimica, sono diversi dai detergenti e dagli igienizzanti con i quali, pertanto, non vanno confusi”. Gli esperti consigliano processi di sanificazione, che comprendono il mantenimento della buona qualità dell’aria anche con il ricambio d’aria in tutti gli ambienti” e processi di disinfezione, per abbattere la carica microbica di ambienti, superfici e materiali. Questo processo va effettuato utilizzando prodotti disinfettanti (biocidi o presidi medico chirurgici) autorizzati dal Ministero della Salute. Essi devono obbligatoriamente riportare in etichetta il numero di registrazione/autorizzazione. Come è la stabilità nel tempo del virus su differenti superfici? Il rapporto sopracitato ha segnalato che sulla carta da stampa e velina le particelle virali infettanti sono state rilevate fino a 30 minuti dalla contaminazione. Dopo 3 ore non sono più state rilevate. Sul tessuto, invece, la presenza di tali particelle è risultata più duratura nel tempo: sono state rilevate fino ad un giorno dalla contaminazione e non più rilevate dopo due giorni. Su banconote e vetro la presenza delle particelle virali infettanti è stata rilevata fino a 2 giorni dopo la contaminazione. La prevenzione del contagio tra le mura domestiche va prevenuta ben prima di arrivare a casa Indossare la mascherina anche all’aperto e mantenendo la distanza di sicurezza. Igienizzare le mani spesso e volentieri, evitando il contatto con occhi, naso e bocca. Pulire e disinfettare quotidianamente le superfici più utilizzate nelle aree comuni della stessa. Tra queste, come segnalato dal Ministero della Salute, ci sono tavoli, sedie, maniglie delle porte, interruttori della luce, telecomandi, scrivanie, bagni e lavandini. Gli esperti raccomandano anche di disinfettare regolarmente gli oggetti che si utilizzano con maggior frequenza, ad esempio il cellulare e gli auricolari, soprattutto se con microfono. Il suggerimento è quello pulirli attraverso un panno inumidito con disinfettanti contenenti alcol (etanolo) o a base di cloro (candeggina). Togliersi le scarpe, appena varcata la soglia di casa. Questo suggerimento ha l’obiettivo di impedire l’ingresso in casa di microrganismi. Per quanto riguarda i vestiti in generale, a meno che non si sia entrati a contatto con ambienti come ospedali o case di cura, non è necessario lavare tutto, mentre con l’arrivo della stagione più fredda, giacche e cappotti andrebbero riposti in luoghi specifici, come l’appendiabiti e non sul divano o sul letto. Pulire le superfici del bagno, utilizzando acqua e sapone applicando poi anche un disinfettante adatto e specifico. Questo perché è stato dimostrato che il virus può essere debellato molto presto, anche nel giro di un minuto, in seguito ad una normale disinfezione a base di alcol etilico (etanolo al 62-71%), di acqua ossigenata (perossido di idrogeno allo 0,5%) o di candeggina (ipoclorito di sodio allo 0,1%). TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Mascherine: quando vanno indossate ed in che modo