Colette, un viaggio alla ricerca dei costumi più belli dell’Ottocento

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Tra le grandi protagoniste della fine XIX e gli inizi del XX secolo c’è Sidonie-Gabrielle Colette. Oltre che scrittrice raffinata fu attrice di music-hall, amava esibirsi senza veli, autrice e critica teatrale, giornalista e caporedattrice, sceneggiatrice e critica cinematografica, estetista e commerciante di cosmetici.

Nonostante Colette detestasse le femministe del suo tempo, durante la sua esistenza non disprezzò l’essere libera, anticonformista ed emancipata. Contribuì a normalizzare alcuni tabù femminili.

Colette, un racconto cinematografico del 2018

Il periodo della Belle Époque vede una Parigi splendida, in cui Colette si destreggiava tra attività artistiche e di scrittura. Questo e molto altro è stato raccontato nella pellicola cinematografica del 2018 “Colette”, diretta da Wash Westmoreland.

L’artista francese è stata interpretata dall’attrice Keira Knightley, resa più affascinante e carismatica dai costumi semplici ma estremamente ricercati di Andrea Flesch.

Gli outfits realizzati dalla costumista sono stati circa una cinquantina. L’obiettivo di Flesch era quello di far risaltare la bellezza interiore di Colette intrinseca alla sua natura.

«La particolarità di Colette è che trova sempre il modo per essere unica e moderna. (…) Ho cercato di rappresentare il suo stile attingendo anche da quelli che sono stati i suoi scritti, il suo modo di pensare e il suo atteggiamento nonchalant e controcorrente rispetto alle rigide regole della moda all’inizio del secolo», si espone così Flesch a proposito del film.

I costumi di Colette

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Per creare una narrazione più veritiera possibile di Colette, la costumista ha dovuto fare un lavoro certosino di ricerca. Diverse fotografie, riviste di moda, dipinti ed altro materiale sono stati consultati per la scelta di materiali consoni agli abiti.

Si è deciso di utilizzare tessuti ed abiti originali ‘restaurati’ per cui il lavoro ha richiesto un anno di progettazione nelle sartorie cinematografiche dell’intero globo.

Iconico rimarrà il completo maschile, realizzato su misura per Keira Knightley, tanto quanto il costume egiziano indossato durante una pièce teatrale. Unico è il fermacravatta a forma di cane ispirato al bulldog francese nero di Colette. Perfettamente contestualizzati al periodo storico e all’ambientazione francese sono i colori degli abiti.

 

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