Salute e Benessere Home » Salute e Benessere » Mammografia: cos’è, come si fa, quando farla Mammografia: cos’è, come si fa, quando farla Da Rossana Nardacci Pubblicato 28 Settembre 2023 5 min lettura Commenti disabilitati su Mammografia: cos’è, come si fa, quando farla 0 15 Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Reddit Condividi su Pinterest Condividi su Linkedin Condividi su Tumblr La mammografia è un esame radiografico che consente di diagnosticare il tumore più diffuso tra la popolazione femminile mondiale, ossia quello al seno. Utilizzato anche come test di screening, consente di individuare tumori di dimensioni molto piccole, ossia al loro stadio iniziale. Questo aspetto è molto importante, in quanto consente di iniziare una terapia il prima possibile e di aumentare le possibilità di sopravvivenza della paziente. Proprio per questo motivo, l’esame non dovrebbe essere eseguito solo in presenza di sintomi specifici, ma con cadenza periodica. Per sottoporti all’esame, rivolgiti al tuo medico curante oppure prenota qui il tuo appuntamento con un medico specializzato. Mammografia: di cosa si tratta Quando si parla di mammografia si fa riferimento a un esame diagnostico o di screening eseguito sfruttando i raggi X a dose bassa. Nella fattispecie, si tratta di un esame non invasivo che non richiede preparazioni particolari o l’assunzione di farmaci, e viene eseguito posizionando la mammella su una piattaforma e comprimendola gradualmente con una piastra trasparente. Benché in genere si tratti di un esame non doloroso, dunque eseguibile senza anestesia, alcune donne, soprattutto se in fase ovulatoria, potrebbero sentire un leggero dolore, il quale scompare appena terminata la radiografia. Benché le proiezioni richiedano pochi secondi, è bene ricordare che è necessario effettuare in totale quattro, ossia due laterali e due oblique. In tutto, l’esame non richiede più di 5 o 10 minuti. Eseguito come test di screening mammografico, consente una diagnosi precoce anche di quei tumori che non sono ancora percepibili attraverso la palpazione, offrendo maggiori possibilità di guarigione. In presenza di sintomi visibili o di noduli percepibili al tatto, la mammografia può essere utilizzata anche come test diagnostico al fine di offrire una conferma ulteriore prima o in concomitanza con l’esecuzione di altri esami. Quando è sconsigliata Benché si tratti di un esame molto semplice e veloce, la sua esecuzione in assenza di necessità specifiche, come il rilevamento di noduli o segni particolari sulla mammella, è sconsigliata alle donne in gravidanza o allattamento. Non vi sono controindicazioni o limitazioni in presenza di protesi, mentre per le donne al di sotto dei 40 anni, per via della densità ghiandolare superiore, la quale potrebbe rendere l’esito dell’esame incerto e più difficile da interpretare, è consigliabile l’esecuzione di un’ecografia. Mammografia: a quale età farla La mammografia con finalità di screening andrebbe eseguita: ogni 12 o 18 mesi se si hanno dai 40 ai 49 anni; ogni 2 anni se si hanno più di 50 anni e fino ai 69 anni. Le pazienti a rischio, con casi di tumore al seno in famiglia, dovrebbero sottoporsi all’esame con una frequenza superiore. In questo caso gli specialisti consigliano di eseguire ecografie di controllo già a partire dai 30 anni, nonché di effettuare autopalpazione per rilevare la presenza di noduli. In ogni caso, è sempre importante parlare con il proprio medico curante e stabilire con lui un piano di prevenzione che consenta di individuare precocemente eventuali neoformazioni. Mammografia costo La mammografia effettuata con il SSN è naturalmente gratuita per le donne in età da screening mammografico nazionale, per le altre fasce di età potrebbe essere previsto un ticket sanitario SSN di circa 30 €, mentre se viene effettuata presso una clinica privata può avere un prezzo anche molto variabile, il quale comunque tende a non superare i 200 €.