Il Grande Gatsby, la moda ribelle delle Flapper Girls

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Uno dei capolavori più interessanti della letteratura americana è ‘Il Grande Gatsby’ di Francis Scott Key Fitzgerald.

Le pagine scorrono velocemente durante la lettura e rapiscono il lettore grazie a descrizioni dettagliate ed accattivanti.

Party esclusivi, bottiglie di champagne, ricchezza, sfarzo e declino: questa è la ricetta che rende senza tempo il romanzo ambientato in una New York degli Anni ’20.

Pubblicato nel 1925, il romanzo non ebbe un grande successo a causa dell’immagine scelta come copertina del libro. L’illustrazione fu curata dallo spagnolo Francis Cugat che, all’epoca, lavorava per il teatro e l’opera lirica.

A causa del successo che ha riscosso la narrazione di questa storia, diverse volte sono state prodotte delle pellicole a riguardo. Quella che ha suscitato maggiore reverbero è stata quella del 2013 diretta da Baz Luhrmann con protagonista Leonardo Di Caprio. 

Qual è il segreto del Grande Gasby?

L’atmosfera che incornicia la trama dell’opera di Hemingway è figlia delle tragedie causate dalla Grande Guerra. Proprio per questo motivo anche il modo di abbigliarsi, sia per gli uomini che per le donne, in breve tempo dovette cambiare e diventare più pratico.

Vestiti con meno decorazioni e strati divennero una vera e propria prerogativa per i ceti meno abbienti. Gli orli si accorciarono precipitosamente, arrivando dapprima al polpaccio e poi al ginocchio.

Se da un lato le classi sociali più povere rinunciavano agli abiti ampi per uno stile più ‘smart’, gli aristocratici europei, nel frattempo, osservavano con aria curiosa e sospettosa il mondo del cinema. Nuova arte che suscitava sentimenti nuovi ed eccentrici.

I signorotti dell’epoca amavano perdersi nelle scene in cui gli attori ballavano il fox-trot, il charleston ed il jazz. In questo modo ci si avvicina a una nuova moda: più originale ed eccentrica.

Lo stile ribelle delle Flapper Girls

Jay e Daisy, i protagonisti del Grande Gatsby, sono i perfetti esempi di personalità statunitensi che vivevano in quegli anni. Hemingway, oltre a raccontare in modo critico e cinico avventure ed esperienze realistiche degli inizi del XX secolo, amava perdersi nei dettagli esteti della società a lui contemporanea. Una delle figure che ama descrivere era quella delle donne, in particolar modo Daisy.

Proprio costei prende in prestito la “moda” delle flapper girls di cui le caratteristiche principali erano le seguenti:

  • trucco eccessivo,
  • gonne corte e caviglie scoperte,
  • capelli corti.

In Inghilterra le ragazze flappers erano conosciute perché vivevano una sessualità molto disinvolta e libera, bevevano alcolici, fumavano e guidavano le auto.

Questo nuovo stile di vita, più indipendente e femminista, si diffuse ben presto anche per le donne più anziane.

Per costoro furono disegnati e confezionati abiti a vita bassissima; la parte terminale della gonna era costituita da fili di perline in vetro o piume che accompagnavano i movimenti durante i balli sfrenati.

Diversi sono gli abiti charleston presenti all’interno del romanzo, spesso corredati da cappelli ed acconciature in perfetto abbinamento con l’abito indossato e lunghissimi fili di perle.

 

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