Il Diavolo veste Prada: un mondo tra realtà e fiction

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Il Diavolo veste Prada è un film del lontano 2006, oggi più attuale che mai

Con la Fashion Week alle porte, torna a galla il mondo patinato delle riveste di moda e di tutto il team di persone che lavorano alle sfilate e ai grandi eventi del settore. L’attenzione catalizzata sull’esteriorità e sul look è il focus di tutto. Proviamo a immaginare cosa vuol dire stare “dietro” alle luci della passerella. Il lavoro è immenso e spesso il clima che si respira è proprio quello de Il Diavolo veste Prada.

Film molto ironico e in cui ci si può facilmente riconoscere –i miei amici del settore lo sanno. E’ quasi una denuncia degli atteggiamenti vessatori e alle richieste spesso ridicole che chiunque abbia un piccolo ruolo nell’industria dell’abbigliamento si sente in diritto di attuare. Purtroppo oggi sembra quasi essere un privilegio lavorare nella moda. Lamentarsi quindi non è consentito. Ci sono mille altre persone che sarebbero disposte a tutto per prendere il tuo posto quindi se non sei tu a subire queste pressioni, sicuramente si trova qualcun altro.

ANDY SACHS

Il Diavolo veste Prada ripercorre il cammino di qualunque stagista alle prime armi che, ambendo a un posto migliore, si adegua a tutto. La protagonista Andy Sachs viene catapultata nel mondo della moda senza neanche volerlo e si ritrova osservatrice e attrice in un sistema affascinante, quanto complicato. Ragazza acqua e sapone neo-laureata in giornalismo, viene assorbita sempre di più dal suo nuovo lavoro di seconda assistente. Interpretata da Anne Hathaway, il personaggio ha una crescita molto interessante. Dapprima estranea alla moda, le si avvicina sempre di più, adeguandosi ai suoi standard solo per raggiungere una posizione lavorativa migliore. Il confine però è labile e Andy finisce per non essere più fedele a se stessa lasciandosi condizionare dall’apparenza.

Il suo look evolve e varia molto nella pellicola. La vediamo inizialmente vestita super casual con il famoso maglioncino ceruleo e la gonna scozzese. Via via segue i consigli di stile del fidato Nigel, caporedattore di Runway, la rivista per cui lavorano. Comincia a fare attenzione ai dettagli: i cappottini eleganti e le scarpe abbinate con cappello e accessori diventano un must. Il look si fa sempre più sofisticato fino a culminare nell’elegantissimo abito nero indossato al Galà.

MIRANDA PRIESTLEY

Eccola, la vera regina del film, Miranda Priestley. Rigida, severa, pretenziosa ma estremamente fashion: è lei a mandare avanti il grande circo dietro la rivista Runway. Personaggio liberamente ispirato ad Anna Wintour ed il suo ruolo in Vogue. Già la scena iniziale la vede sfoggiare una borsa rigorosamente firmata Prada. Va detto che numerosi stilisti, tra cui Oscar de la Renta, Valentino, Jimmy Choo e Chanel, hanno prestato i loro capi per le riprese. Quindi si, gli abiti sono davvero originali!

Magistralmente interpretata da Meryl Streep, Miranda in il Diavolo veste Prada, indossa look sempre eleganti e studiati nei minimi particolari. Spesso vestita di nero, il tailleur con camicia bianca è l’outfit da ufficio per eccellenza. Grande importanza la rivestono gli accessori, in particolare gli immancabili occhiali da sole, i gioielli e le borse a mano.

Ora aspettiamo con ansia seguito previsto per il 5 giugno 2018. When life gives you Lululemons questo il titolo che  vedrà finalmente protagonista Emily Blunt nei panni di una consulente d’immagine.

Al prossimo lunedì con la rubrica CineModApp!

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