Salute e BenessereHome » Salute e Benessere » Premenopausa: un viaggio di trasformazione, non una malattia Premenopausa: un viaggio di trasformazione, non una malattia Da Rossana Nardacci Pubblicato 40 minuti fa11 min lettura 0 2 Spesso, quando si parla di premenopausa, il vocabolario si tinge di toni medici e negativi: “squilibri ormonali”, “sintomi”, “deficit”. È ora di cambiare prospettiva. La premenopausa non è una malattia da curare né una catastrofe annunciata, ma un passaggio fisiologico e naturale, un’evoluzione tanto significativa quanto l’adolescenza. È il momento in cui il corpo femminile, dopo anni di fertilità, inizia una nuova, sapiente danza ormonale verso un capitolo di vita diverso, spesso caratterizzato da maggiore consapevolezza e libertà. Comprendere questa fase, ascoltare il proprio corpo e abbracciare il cambiamento è la chiave per viverla non come un declino, ma come una rinascita. Cosa è esattamente la premenopausa? La premenopausa è il periodo di transizione che precede la menopausa vera e propria, che viene diagnosticata retroattivamente dopo 12 mesi consecutivi di assenza del ciclo mestruale. Quando inizia? Tipicamente tra i 45 e i 55 anni, ma per alcune donne può iniziare anche prima, verso i 40 anni (in questo caso si parla di menopausa precoce). Quanto dura? La durata media è di 3-4 anni, ma può variare notevolmente, da pochi mesi a oltre un decennio. Cosa succede nel corpo? La produzione di ormoni femminili, in particolare estrogeni e progesterone, diventa irregolare e fluttuante. Le ovaie iniziano a “andare in pensione” gradualmente, e l’ovulazione non avviene più ogni mese. Queste fluttuazioni sono alla base di tutti i cambiamenti fisici ed emotivi che caratterizzano questa fase. I segnali del corpo: i “messaggeri” della trasformazione I sintomi della premenopausa sono estremamente variabili da donna a donna, per intensità e combinazione. Non esiste un’esperienza universale. A seguire i più comuni: 1. Alterazioni del ciclo mestruale È spesso il primo campanello d’allarme. Il ciclo può: Accorciarsi: Arrivare ogni 21-25 giorni invece che 28. Allungarsi: Saltare un mese o presentarsi a intervalli irregolari. Cambiare in intensità: Flussi più abbondanti (menorragia) o più scarsi. La durata della mestruazione stessa può variare. 2. Le vampe di calore e le sudorazioni notturne Sono i sintomi più iconici. Si manifestano come una sensazione improvvisa e intensa di calore al viso, al collo e al torace, spesso accompagnata da sudorazione profusa e talvolta da palpitazioni. Sono causate dalle fluttuazioni estrogeniche che “ingannano” il centro termoregolatore del cervello (l’ipotalamo). 3. Disturbi del sonno L’insonnia o il sonno interrotto possono essere diretti (a causa delle sudorazioni notturne) o indiretti, legati all’ansia o a uno stato di iper-vigilanza che a volte accompagna questa fase. 4. Cambiamenti d’umore ed emotivi Irritabilità, sbalzi d’umore, pianti improvvisi, ansia e una tendenza alla “nebbia mentale” (o brain fog) sono comuni. È fondamentale ricordare che non è “solo psicologico”. Le oscillazioni ormonali influenzano direttamente i neurotrasmettitori come la serotonina e la noradrenalina, che regolano l’umore. A questo si aggiunge spesso il carico di uno “stress di vita” particolare: figli che diventano adolescenti, genitori che invecchiano, pressioni lavorative. 5. Cambiamenti fisici e metabolici Aumento di peso: il metabolismo basale tende a rallentare. Il corpo, privato degli estrogeni, può iniziare a accumulare grasso più facilmente, soprattutto sull’addome. Pelle e capelli: la pelle può diventare più secca e meno elastica; i capelli possono assottigliarsi. Seni: possono diventare più dolenti e soggetti a tensione premestruale accentuata. Salute intima Sessualità: può comparire secchezza vaginale, che rende i rapporti dolorosi (dispareunia) ed una diminuzione della libido. Vescica: maggiore predisposizione a cistiti e incontinenza urinaria da sforzo, per il calo di tono dei tessuti. Oltre i sintomi, un approccio proattivo e positivo Fermarsi ai soli “sintomi” è riduttivo. La premenopausa è un potente promemoria per prendersi cura di sé in modo olistico. 1. Alimentazione come medicina Favorire i fitoestrogeni: alimenti come soia (tofu, tempeh), semi di lino, lenticchie e ceci contengono estrogeni vegetali che possono aiutare a modulare le fluttuazioni ormonali. Calcio e Vitamina D: fondamentali per prevenire l’osteoporosi. Via libera a verdure a foglia verde, mandorla, pesci grassi (salmone, sgombro) e, se necessario, integratori. Controllo degli zuccheri: per contrastare la tendenza all’aumento di peso e l’instabilità insulinica, ridurre zuccheri raffinati e carboidrati semplici. Idratazione: bere molta acqua è essenziale per la pelle, il metabolismo e per contrastare la ritenzione idrica. 2. Il Potere trasformativo del movimento L’esercizio fisico non è più un’opzione, ma una terapia. Allenamento di forza: contrasta la perdita di massa muscolare (sarcopenia), accelera il metabolismo e rinforza le ossa. Attività cardiovascolare: camminate, nuoto, ciclismo migliorano la salute del cuore e aiutano a gestire il peso. Yoga e Pilates: ottimi per ridurre lo stress, migliorare la flessibilità e la connessione mente-corpo. 3. La gestione dello stress e la salute mentale Praticare la mindfulness, la meditazione o semplicemente ritagliarsi del tempo per sé non è un lusso, è una necessità. Imparare a dire di no, a delegare e a proteggere la propria energia diventa una skill vitale. La terapia cognitivo-comportamentale si è rivelata efficace anche per gestire le vampe di calore. I doni della premenopausa Se riusciamo a spostare lo sguardo dalla patologia alla trasformazione, possiamo scoprire che la premenopausa porta con sé doni inaspettati: La liberazione. Per molte donne, la fine della fertilità e delle preoccupazioni legate alla contraccezione si traduce in un senso di liberazione e di una nuova libertà sessuale e personale. La chiarezza: questa fase spinge ad un bilancio esistenziale. Cosa voglio veramente per i prossimi 30-40 anni della mia vita? Spesso porta a scelte più audaci e autentiche. La saggezza. Si acquisisce una sicurezza interiore ed un’autostima che derivano dall’avere superato molteplici sfide nella vita. Si smette di cercare l’approvazione esterna e si inizia a vivere secondo i propri valori. Un nuovo tipo di energia. L’energia che una volta era dedicata al ciclo mestruale, alla fertilità e, spesso, all’accudimento dei figli, viene reindirizzata verso nuove passioni, progetti creativi o impegni sociali. La premenopausa è un viaggio, non una destinazione di malattia. È un richiamo biologico all’ascolto, al rispetto e all’auto-compassione. Pretende che smettiamo di dare per scontato il nostro corpo e che iniziamo a prenderci cura di lui con intelligenza e amore. Informarsi, parlare apertamente di questa esperienza con amiche, partner e medici e rifiutare gli stereotipi negativi è un atto rivoluzionario. Ogni donna ha il diritto di vivere questa transizione non con paura o imbarazzo, ma con la curiosità e il rispetto che si devono a una profonda, naturale e potente trasformazione. È l’inizio di un nuovo capitolo, da scrivere con consapevolezza, forza e, perché no, con un rinnovato senso di sé.