Bellezza Home » Donne » Bellezza » Pidocchi dei capelli, quali sono le cause e come comportarsi Pidocchi dei capelli, quali sono le cause e come comportarsi Da Rossana Nardacci Pubblicato 19 Marzo 2024 8 min lettura Commenti disabilitati su Pidocchi dei capelli, quali sono le cause e come comportarsi 0 8 Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Reddit Condividi su Pinterest Condividi su Linkedin Condividi su Tumblr Può capitare a tutti almeno una volta nella vita di dover affrontare i pidocchi dei capelli: come fare? Come comportarsi e quali sono le cause? C’è un modo per prevenirli? La loro presenza si manifesta perlopiù sulla nuca e dietro le orecchie: ad una prima occhiata le uova – definite lendini – ricordano i granelli di forfora. Si diffondono molto frequentemente mediante il contatto e chi ne soffre avverte sin da subito un prurito piuttosto avanzato. Approfondiamo i rimedi ed i trattamenti utili, tra cui una selezione di shampoo antipidocchi online. Cosa sono i pidocchi dei capelli I pidocchi sono degli insetti non alati e l’uomo è soggetto a soffrire di pediculosi del capo, pediculosi del corpo o pediculosi del pube. In particolare, ci concentriamo sul pidocchio del capo, una specie il cui habitat naturale è la cute. Si riproduce facilmente in un ambiente dove calore ed umidità sono spesso elevati, come il cuoio capelluto. Uno dei primi segnali da osservare con attenzione per comprendere la presenza è lo stato della forfora: le uova definite lendini, infatti, la ricordano vagamente, ma con una sostanziale differenza. Contrariamente alla forfora, che possiamo staccare facilmente dal nostro capello, le uova dei pidocchi sono ancorate, pertanto non è altrettanto semplice rimuoverle. Questo minuscolo parassita, di colore bianco-grigiastro, depone centinaia di uova nel giro di pochi giorni: si riproduce in modo veloce ed è difficile da individuare su una chioma più scura, in quanto altrimenti risulterebbe visibile ad occhio nudo. Come si trasmettono i pidocchi? La pediculosi rientra tra le infestazioni più comuni ed è tutt’oggi frequente sia nei Paesi in via di sviluppo quanto in quelli ricchi. La premessa è doverosa: non c’è di fatto una stretta correlazione tra igiene personale e diffusione dei pidocchi. La trasmissione dei pidocchi, come anticipato, avviene per contatto diretto: ad esempio, nel momento in cui ci si scambia un pettine, una sciarpa, un cappello o un cuscino. È il motivo per cui è così ricorrente nei bambini, che sono abituati a scambiare un cappello o la sciarpa per giocare insieme ai compagni a scuola. La fascia della tenera infanzia è la più colpita, così come quella delle famiglie. I pidocchi nei bambini si manifestano in età prescolare o scolare e tendenzialmente a essere maggiormente soggette sono proprio le bambine. Stando all’ISS, si ipotizza a “causa” dei capelli più lunghi, che favoriscono una maggiore proliferazione. Quali sono i sintomi della pediculosi? La pediculosi della testa è segnalata da un campanello d’allarme, ovvero soffrire di prurito. Ci sono alcuni sintomi più rari da non sottovalutare, come bruciore agli occhi, linfonodi ingrossati, orticaria o discromie cutanee. Provoca sovente delle escoriazioni del cuoio capelluto e per identificare la presenza di pidocchi è di solito sufficiente sottoporsi ad un’ispezione approfondita. Osservando la posizione delle uova, è possibile anche comprendere il lasso temporale dell’infestazione. Ad esempio, lendini che si trovano a una distanza di 7-10 mm indicano una finestra di tempo che oscilla tra 15 e 20 giorni. C’è un modo per prevenire i pidocchi? C’è un modo per evitare la pediculosi? Soprattutto quando si hanno bambini in casa, la soluzione migliore è quella di verificare lo stato del cuoio capelluto almeno una o due volte a settimana. Ma non solo: è importante tenere gli indumenti separati, in modo tale da non entrarvi in contatto. La prevenzione passa anche e soprattutto dalla condivisione di buone abitudini: per esempio, insegnare ai più piccoli a non scambiare gli oggetti. L’uso di un pettine a denti stretti, poi, è particolarmente indicato, poiché la sua funzione è di scovare i pidocchi molto più facilmente: esistono molti prodotti specifici da considerare per l’acquisto. Come trattare i pidocchi A questo punto, è importante approfondire come eliminare i pidocchi. Una volta accertata la presenza, non bisogna stressarti o andare in panico. La prima cosa da sapere, infatti, è che i pidocchi non vanno via da soli; quindi, è fondamentale trovare un prodotto ad azione antiparassitaria. Lo shampoo contro i pidocchi è una soluzione efficace, in quanto elimina i pidocchi e le uova. Shampoo antipidocchi, la soluzione migliore In commercio ci sono diverse proposte d’acquisto da valutare: lo shampoo antipidocchi Aftir Duo a doppia azione: elimina pidocchi e lendini e previene al contempo una reinfestazione. L’applicazione è agevole ed agisce in appena 15 minuti. Per il post-infestazione, invece, è possibile considerare uno shampoo complementare PidoK.O. La formula non è in alcun modo aggressiva e contiene olio di Andiroba e aceto di mele, i quali creano un ambiente sfavorevole alla proliferazione dei pidocchi. Per un trattamento completo, il kit olio+shampoo PidoK.O. è un punto di riferimento, in quanto utile al trattamento antipediculosi e per la prevenzione. L’eliminazione dei pidocchi del capo si può effettuare anche con il prodotto emulsionante Candioli, che è studiato proprio con l’obiettivo di eliminare le uova: nella confezione è incluso un pettine specifico per il trattamento.