Trench coat: storia di un amore senza tempo

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trench: una garanzia di stile

In principio fu l’ambiente militare ad adottare il Trench, per far in modo che i soldati potessero proteggersi dal vento e dalle intemperie, indossando un impermeabile d’ordinanza, capo essenziale della loro prestigiosa uniforme. In poco tempo esso divenne tratto distintivo di un’eleganza senza tempo, nonché simbolo di uno stile classico, prettamente ed assolutamente british. Protagonista di questa introduzione decisamente prolissa è  l’intramontabile trench coat.

Trench coat dal 1800 ad oggi

Lo storico “cappotto da trincea” (questa la sua traduzione letterale) affonda le radici della sua storia e della sua tradizione nel lontano 1824, grazie ad una fortunata intuizione di uno dei soci fondatori della ditta Mackintosh & Co., il quale decise di impermeabilizzare i tessuti dei cappotti semplicemente spalmando, sulla superficie degli stessi, uno strato di gomma.

Come però spesso accade, l’intuizione di qualcuno determina il trampolino di lancio e la fama di qualcun altro. Nonostante il successo della Mackintosh & Co., qualche anno più tardi, nel 1852, Jhon Emary brevettò un tessuto impermeabile all’acqua, denominato Aquascutum, che gli rese possibile la realizzazione, la produzione e la commercializzazione del “soprabito da trincea”, quasi nella forma e nella linea in cui noi tutti oggi lo conosciamo. Parallelamente, nello stesso periodo, un altro nome si affaccia all’universo dei tessuti impermeabili. Parliamo, ovviamente, di una ditta fondata nel 1856 da un certo Thomas Burberry. Il nome vi suggerisce qualcosa?

Il Signor british, che più british non si può, Burberry, ideò, nel 1879, un tessuto simile ad un cotone pesante, cucito a maglie molto strette, che rendeva pressoché impossibile la penetrazione dell’acqua tra le stesse.

Trench coat al cinema

E così, come succede in tutte le mode, in cui c’è bisogno necessariamente di un coraggioso che indossi per la prima volta un capo originale, innovativo e che rechi in sé quel je ne sais quoi, dai soldati in guerra, il trench coat di Burberry divenne fedele amico dei protagonisti di cast stellari del panorama cinematografico. Humphrey Bogart, Alain Delon nella saga de La Pantera Rosa, Audrey Hepburn e George Peppard in Colazione da Tiffany, per citarne alcuni.

Com’è fatto un trench?

Le caratteristiche di questo pezzo d’autore immancabile nel nostro assortito guardaroba? Abbottonatura doppiopetto, cintura in vita, lunghezza medio-lunga, almeno fino al polpaccio, fodera a quadri, tasche oblique, cinturini all’altezza dei polsi per poter stringere la manica fino a completo piacimento, la falda sulla schiena, quasi fosse una sorta di mantella, per poter permettere all’acqua di scivolare meglio verso il basso. Il colore? Assolutamente color cammello – beige. Diffidate da altre colorazioni!

E poi, care le mie fashion addicted, oltre ad essere un must have di stagione, ogni anno, con un trench come capospalla possiamo sentirci davvero invincibili. Credete forse di no? Provate a chiederlo all’Ispettore Gadget!

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