Spray al peperoncino: istruzioni per l’uso

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Spray al peperoncino: istruzioni per l'uso

Cresce la richiesta di queste bombolette per l’autodifesa, ma non bisogna dimenticare che devono rispettare precise caratteristiche

Cresce la richiesta di queste bombolette per l'autodifesa, ma non bisogna dimenticare che devono rispettare precise caratteristiche

Servirsene nei limiti consentiti può rappresentare un’arma di difesa, usarlo in modo improprio è un reato. Negli ultimi tempi si parla molto di spray al peperoncino, balzato alle cronache per vari episodi di aggressioni.

Quali sono le caratteristiche dello spray al peperoncino?

Lo spray da difesa è composto di una miscela derivata al peperoncino di Cayenna addizionata di glicole propilenico il cui getto nebulizzato provoca per mezz’ora bruciore, tosse e lacrimazione.

Portarselo dietro per usarlo in caso di aggressione è lecito? Sì, quando rispetta le caratteristiche di legge. Il decreto ministeriale 103/2011 ha fissato infatti limitazioni precise ai requisiti tecnici di questo prodotto che può essere venduto legalmente quale mezzo di autodifesa solo ai maggiori di 16 anni. Sull’etichetta dovremmo trovare il simbolo rosso “Xi” ed il termine “irritante”, oltre ad individuare altre caratteristiche: la miscela contenuta all’interno può essere al massimo di 20 ml; la percentuale di Oleoresin capsicum contenuta nella miscela deve essere inferiore al 10% con una concentrazione di capsaicina e capsaicinoidi pari o inferiore al 2.5%; la gittata dello spruzzo urticante non deve oltrepassare i 3 metri; istruzioni, precauzioni d’uso e la dicitura “per sola autodifesa” devono risaltare in italiano sulla confezione e non devono esserci altre sostanze chimiche. Il prodotto dovrà avere una sicura anti spruzzo accidentale.

In mancanza anche solo di una di queste caratteristiche, si incorre nel reato di porto abusivo di armi previsto dall’articolo 699 del Codice penale, perseguibile d’ufficio, e lo spray “non conforme” non andrà più considerato da difesa poichè diventa pericoloso per l’incolumità pubblica: procurarselo, portarlo in borsa o nasconderlo addosso o in auto è, quindi, vietato dalla normativa sulle armi, legge n°110/75, art.2., ed anche dalla legge 895/67, art.4.

E’ inoltre vietato usarlo in assenza di un concreto pericolo di aggressione o prima che questo si verifichi: chi lo fa dovrà rispondere di lesioni personali volontarie, in base all’art.585 del Codice penale ed anche alla pronuncia 5242/2019 della Cassazione.

Posto che l’acquisto su Internet aumenta il rischio di incappare in prodotti non conformi al d.m. 103/2011, converrà comprarlo solo attraverso i canali autorizzati vale a dire armerie, farmacie, ferramenta, tabaccherie ed in taluni supermercati.

L’utilizzo dello spray non è sempre lecito

L'utilizzo dello spray non è sempre lecito

Dobbiamo usare cautela anche nel caso di prodotti legali. Il fatto che questi spray siano in libera vendita, non toglie che siano molto irritanti, pur se solo in via temporanea e reversibile e che l’utilizzo per difesa non è sempre e comunque lecito: per la Corte europea dei diritti dell’uomo, infatti, è vietato usarli in spazi stretti, come una cabina al mare o il vagone dell’autobus o del metro”. Nebulizzarli all’aperto verso una persona che sta mettendo in pericolo la nostra incolumità o quella altrui sarà presumibilmente giudicato proporzionato all’offesa. Ed in casa? Nella nostra abitazione o una sua pertinenza (orto, garage, cortile) oppure sul luogo di lavoro, lo potremo legittimamente usare per tutelare noi stesse ed il nostro patrimonio o anche per difendere un animale domestico: sempre a condizione che l’aggressore non fugga, ma persista nell’atteggiamento minaccioso, vale a dire, come recita la legge, continui a perseguire il suo intento criminoso. (art.52 c.p.)

 

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