Eventi Home » Moda e Must Have » Alta moda » Milano Fashion Week 2018: il primo incubatore di ciò che sarà nel futuro Milano Fashion Week 2018: il primo incubatore di ciò che sarà nel futuro Da Tiziana Giucastro Pubblicato 26 Febbraio 2018 4 min lettura Commenti disabilitati su Milano Fashion Week 2018: il primo incubatore di ciò che sarà nel futuro 2 817 Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Reddit Condividi su Pinterest Condividi su Linkedin Condividi su Tumblr Milan Fashion week 2013 784x0 Milan Fashion week 2013 784x0 Milano Fashion Week 2018: diversi spunti Le 156 collezioni, tra sfilate, eventi e presentazioni, hanno aperto la strada a riflessioni sul particolare momento storico che stiamo vivendo e sulle esigenze che ne derivano. C’è voglia ed esigenza di cambiamento, di rompere gli schemi e rifuggire l’omologazione. Lo conferma anche Alessandro Michele, il direttore creativo di Gucci, il cui show è stato uno dei più discussi e criticati. L’idea di allestire una sala operatoria nell’head quarter dell’azienda e di portare in passerella creature ibride con teste mozzate e mini draghi indossati come fossero accessori non è piaciuta ad esempio a Giorgio Armani, il quale ha espresso le proprie perplessità a giornalisti, condannando il gesto come una “voglia di strafare ad ogni costo”. Anche Moschino ha portato in passerella creature ibride, hostess anni ‘50 dalla pelle blu, verde, gialla, in tailleur e cappellini bon ton. Alberta Ferretti, schierando in passerella Kaia Gerber, figlia della super top Cindy Crawford e influencer da 3 milioni di followers, insieme a Gigi Hadid, presente pure da Tommy Hilfiger. Il marchio statunitense ha preferito Milano a New York per presentare la capsule collection TommyXGigi primavera-estate 2018, la quarta in collaborazione con la modella. Anche Moncler, abbandonata Parigi, ha scelto la capitale meneghina per il lancio di Genius, nuovo progetto che ha coinvolto ben 8 stilisti, tra cui Pierpaolo Piccioli, alla direzione creativa di Valentino , chiamati ad interpretare l’heritage della griffe di origini francesi con 8 diverse capsule di piumini. Ancora collaborazioni, per Fendi che ha interpellato Fila per contaminare il suo storico logo con un tocco sportivo, capeggiando uno dei trend più forti della prossima stagione fredda: il mix eclettico tra lusso ed activewear. MFW 2018: sfilata di Dolce&Gabbana Un colpo di scena inatteso proprio all’inizio dello show, quando da un grande portone rosso con la scritta “FASHION DEVOTION”, al centro di una parete decorata come l’altare di una chiesa con statue di angeli e raggi d’oro, sono usciti uno dopo l’altro una fila di droni a sorreggere alcuni nuovi modelli di borse Dolce & Gabbana, che hanno percorso la passerella in volo avvicinandosi al pubblico stupefatto con un’elegante coreografia volante. Sui capi della collezione Autunno Inverno 2018 2019 spiccano le scritte: FASHION SINNER, FASHION EDEN, FASHION IS BEAUTY, SANTA MODA, che saranno tra i must have della prossima stagione. La collezione “Fashion Devotion“ sulle modelle in carne ed ossa è dedicata al sacro, tema molto caro da sempre ai devoti stilisti anche per via della loro sicilianità. Nei capi tra ricami di cristalli abbaglianti e riferimenti agli affreschi sacri, spiccano sulle gonne, applicazioni di angioletti con le ali tridimensionali che ondeggiano. Un evento, direi, del tutto unico ed indescrivibile!