La scrittura secondo Marilena Barbagallo, scrittrice catanese

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La scrittura secondo Marilena Barbagallo

Marilena Barbagallo, catanese, è una donna risoluta, forte, determinata. Ha le idee ben chiare.

Diventare una scrittrice, lei, però non l’aveva programmato: riversare su carta i pensieri, le emozioni, il suo ”io interiore” era sempre stato una valvola di sfogo, un modo intimo di parlare con se stessa e capirsi.

Per lei scrivere è un impulso, un bisogno quotidiano, un viaggio continuo.

Io ho avuto il piacere di intervistarla..

 

Chi è Marilena? Cosa vive nel profondo della sua anima?

Sono una ragazza piena di sogni, che ama fare progetti e che si approccia alla vita con molta semplicità. Non amo le complicazioni ma non posso negare che siano proprio gli ostacoli a darmi la possibilità di evolvermi e migliorare.

L’ambizione non mi manca, ma il voler raggiungere determinati traguardi non rappresenta mai una sorta di ossessione.

Quando ho un obiettivo, lo seguo con determinazione e lascio che si realizzi naturalmente, poiché credo che, se si mette amore e passione, in ciò che si fa, le soddisfazioni arrivano quando meno te lo aspetti!

Ti senti una donna fortunata?

Assolutamente si.

Nella mia vita sono riuscita a realizzare qualche desiderio, come quello di poter mettere su carta le mie storie. Essere una scrittrice è stata è una delle poche cose, se non l’unica, che non avevo preventivato.

Come sei diventata una scrittrice? Hai sempre voluto fare questo mestiere?

Non mi sono mai detta che sarebbe diventato il mio lavoro, perché non considero questa forma d’arte un dovere o un obbligo.

Ne sono sempre stata appassionata. Fin da bambina, avevo dei diari sui quali riportavo pensieri, frasi, canzoni ed eventi che mi accadevano.

Scrivere era come entrare in una stanza segreta, dove nessuno poteva accedervi e metterci dentro tutto ciò che avevo bisogno di tirar fuori.

E poi? Cosa è cambiato?

Dopo la laurea è subentrata la noia.

Non avendo più un obiettivo ma tanto tempo libero, un giorno, per caso, mi sono detta che avrei potuto iniziare la stesura di quella storia che mi frullava in testa da anni.

E così, ho dato libero accesso ai lettori alla mia stanza segreta.

Le parole che erano soltanto mie sono diventate di tutti coloro che le hanno lette e, nel momento in cui ho capito di aver trovato la mia dimensione, non ho più smesso.

Ho continuato a scrivere seguendo l’ispirazione, creando una storia dopo l’altra soltanto perché ne sentivo la necessità.

Quali o quale genere prediligi?

Mi piacciono molto i thriller psicologici o le storie che stravolgono i generi. Le categorizzazioni mi stanno sempre strette, quindi apprezzo quei libri in cui si esce fuori dagli schemi.

Prediligo romance con forti tinte oscure, storie d’amore ricche di suspense e colpi di scena. Quello che, però, prediligo in una lettura, è che una storia sia ben scritta e che mi lasci forti emozioni, che siano positive o negative.

 

Cosa t’ispira?

L’ispirazione non è qualcosa che si può definire. Ognuno di noi la percepisce in modo diverso.

È un processo molto intimo, che varia a seconda di come siamo fatti, di cosa stiamo vivendo in un determinato momento della nostra vita: un profumo, un ricordo, un posto in cui siamo stati, una brutta esperienza o semplicemente da qualcosa che abbiamo dentro e che non comprendiamo.

Quando arriva non c’è scampo.

So di avere qualcosa da dire, non conosco la fonte da cui parte, ma so che c’è e quindi devo scriverla.

Come sono le donne di cui parli?

Le mie donne non sono mai sottomesse ad un contesto sociale, ad un uomo, ad una famiglia o a qualsiasi altro elemento presente nella trama. Si nutrono degli ostacoli, non scappano, combattono.

Sono vere e proprie eroine che, partendo da un conflitto esterno, si ritrovano a combattere con un conflitto interno dilaniante.

Le vicissitudini le stimolano a superare le avversità, ad imporsi, a sovrastare addirittura su coloro che apparentemente sembrano più forti.

Presento donne spesso già realizzate, che non hanno bisogno del principe azzurro che le salvi. Loro cercano il “principe nero”, quello che le mette alla prova e che le fa crescere ancora di più, stravolgendole.

Non cerco mai di crearle come dovremmo essere tutte noi, ma come potremmo essere se scegliessimo noi stesse. E quando le mie ragazze scelgono loro stesse, trovano l’amore e raggiungono la felicità.

 

Quale personaggio è quello più legato a te? A quale storia ti senti più vicina?

Non potrei rispondere.

In ogni romanzo che ho scritto c’è un pezzetto della mia anima. Dire qual è quello a cui mi sento più vicina sarebbe come scegliere solo una parte di me e lasciare il resto in disparte.

Ma se fossi costretta direi che Krum Botev, della duologia Lui vuole tutto e Lei vuole tutto, è di certo più vicino a me. Ha sempre rappresentato una sorta di mio alter ego. Attraverso di lui riesco a dire ciò che non direi solitamente. Quando rileggo qualche pezzo di Gang mi commuovo e provo emozioni fortissime.

Se ripenso ad Amir Shakib, il protagonista di Uno sconosciuto accanto a me e Ancora accanto a me, provo una forte nostalgia e mi manca il suo personaggio. Se si parla della serie Black Dynasty, mi sento molto orgogliosa.

Insomma, avrei una frase per ciascuno libro che ho scritto.

 

Pensi sia difficile essere una scrittrice donna che tratta temi “forti”?

No, credo sia abbastanza normale che uno scrittore o una scrittrice, a prescindere dal suo sesso, tratti temi forti.

Non penso ci sia una questione di disparità in questo senso, non è un argomento ad essere difficile, è il modo in cui si mette su carta.

È sempre lo stile a fare la differenza.

Non importa che sia una storia cruda, né che ad averla scritta sia un uomo o una donna, ciò che conta è quello che trasmette al lettore.

Cosa stai scrivendo adesso?

In questo momento sono alle prese con la serie Black Dynasty e mi sto concentrando sul resto dei fratelli della Dinastia Leclerc.

 

Dove possiamo acquistare le tue opere?

I miei libri si possono acquistare su Amazon, sia in versione cartacea che ebook. I tre libri editi Newton Compton (Uno sconosciuto accanto a me; Ancora accanto a me; Mai più così vicini) si trovano anche nelle librerie fisiche.

 

 

Un grazie di cuore a Marilena per averci rilasciato questa preziosa intervista!

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