Apnee ostruttive notturne: cosa sono, come si manifestano, come affrontarle

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Apnee ostruttive notturne

Quando si parla di apnee ostruttive notturne si fa riferimento ad una particolare sindrome, nota con l’acronimo di OSAS, la quale interferisce con il sonno, riducendone l’effetto rigenerativo.
Caratterizzato da brevi interruzioni della respirazione, le quali causano numerosi risvegli durante tutto l’arco della notte, ma anche in occasione di sonnellini diurni o pomeridiani, questo disturbo può essere individuato grazie all’aiuto di chi dorme insieme al soggetto che ne soffre.

Apnee ostruttive notturne: le caratteristiche principali

Tra le caratteristiche principali rientrano infatti un forte russamento ed una respirazione irregolare.
Nonostante possa apparire del tutto innocuo, questo disturbo è causa di problemi sia sul breve che sul lungo periodo; in particolare, se trascurato per lungo tempo, può arrivare a causare danni cerebrali e cardiovascolari. Per questo motivo, laddove si temesse di soffrire di apnee ostruttive, sarebbe opportuno contattare un medico per sottoporsi ad esami specialistici ed iniziare quanto prima una terapia idonea.

Un esempio è quella con CPAP per apnee notturne. Si tratta di uno dei trattamenti più utilizzati, soprattutto in caso di sintomi da moderati a gravi e consiste nell’uso di un dispositivo di ventilazione che, attraverso l’emissione di aria a pressione continua, mantiene libere le vie aeree ed aiuta a riposare bene.

Apnee notturne ostruttive: da cosa sono causate?

Durante il sonno, la muscolatura tende a rilassarsi. Tale rilassamento riguarda anche la muscolatura della gola.

Mentre nella maggior parte dei casi questo rilassamento non comporta alcun tipo di problema, talvolta può portare al collasso del palato molle, dell’ugola e della lingua, con conseguente blocco delle vie aeree ed interruzione della respirazione.

Altre cause dell’ostruzione delle vie respiratorie sono l’ipertrofia delle tonsille o delle adenoidi, la macroglossia, l’errato posizionamento della mandibola.
Tra i fattori di rischio rientrano invece sovrappeso ed obesità, il consumo di alcolici, l’assunzione di alcuni tipi di medicinali, la congestione nasale, il fumo.

Sintomi principali delle apnee ostruttive notturne

Le interruzioni della respirazione durano in genere pochi secondi e, sebbene causino brevi risvegli, accompagnati da senso di soffocamento, la persona che ne soffre può anche non accorgersene o non averne memoria.
Tra i sintomi più comuni dell’apnea notturna rientrano:
– il russamento
– il senso di sonnolenza al risveglio
– la stanchezza diurna
– il mal di testa
– i colpi di sonno, anche quando si è alla guida o si sta lavorando
– i problemi di concentrazione
– i vuoti di memoria
– l’umore alterato.

Come affrontare le apnee notturne ostruttive

Le apnee notturne di tipo ostruttivo non devono essere prese alla leggera. Nel caso in cui la persona con la quale si condivide la camera da letto facesse cenno ad un eccessivo russamento o ad una respirazione irregolare e si notasse, al contempo, un’eccessiva stanchezza durante il giorno, accompagnata da altri sintomi sopra elencati, sarebbe opportuno rivolgersi prontamente al proprio medico di fiducia o ad uno specialista.
Tra gli esami d’elezione rientra la polisonnografia, la quale consente di monitorare, durante il sonno, alcuni parametri fisiologici.

Per quanto riguarda le terapie, oltre all’uso dei dispositivi di ventilazione CPAP, AutoCPAP o BIPAP, il medico potrà consigliare l’uso di specifici apparecchi odontoiatrici o l’attuazione di terapie posizionali.

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